Hackathon a scuola: Innovazione per la comunità
Ci siamo quasi: scuole allertate, studenti in formazione, facilitatori arruolati, tematiche selezionate, attrezzatura tecnica in allestimento, giuria composta.
Tutto è pronto al Polo Lionello Bonfanti per accogliere, il prossimo 26 novembre, oltre 130 studenti di 6 Istituti Secondari del territorio del Valdarno e farli “sfidare” in una sorta di maratona digitale intorno al tema della Cittadinanza Attiva Digitale. I partecipanti sono studenti di classi quarte di diversi indirizzi provenienti da: Istituto Vasari e Marsilio Ficino di Figline, Isis Valdarno e Licei G. da San Giovanni di San Giovanni Valdarno, Istituto B. Varchi di Montevarchi e Istituto Balducci di Pontassieve
I ragazzi, stimolati nella loro vena imprenditoriale ed accompagnati da mentor, avranno una preziosa opportunità di far sentire la loro voce, contribuendo a migliorare alcuni servizi del territorio, quelli che riguardano principalmente il loro vissuto scolastico e sociale in generale, per vivere la rivoluzione digitale in atto in modo sano, etico e sostenibile. Un’occasione per ritrovare la dimensione umana -integrale- del mondo digitale, partendo proprio dalle maggiori criticità che i giovani oggi riscontrano.
Il termine Hackathon, che nasce dall’unione di due parole inglesi hack (violare, attaccare) e marathon (maratona), coniato nel 1999, si riferisce ad eventi non stop, che possono durare da un giorno ad un’intera settimana, che coinvolgono esperti dei diversi settori dell’informatica con finalità diverse: lavorative, didattiche, sociali. In questo caso sarà un’immersione che dura una giornata, per vivere qualcosa di alternativo dai loro percorsi curriculari ed altrettanto valido.
Il concetto di sfida non mira ovviamente a creare rivalità, quanto piuttosto a vivere l’accezione originaria di competizione, dal latino cum-petere, cioè domandare insieme: chiedersi cosa c’è che non va nel contesto ordinario e pensare, con creatività, slancio vitale ed energia giovanile, a soluzioni che possano generare come output prototipi in grado di migliorare alcune dinamiche.
In pratica il gioco, virtuoso, funziona così: ricercare ed identificare bisogni, generare idee, convertirle in soluzioni. Il tutto in un’ottica di consapevolezza, responsabilità socio-ambientale ed innovazione. Un lavoro di squadra, intelligenza collettiva, creatività, co-progettazione, interdisciplinarità.
I giovani coinvolti, prima di ritrovarsi in presenza al Polo Lionello il 26 novembre, guidati da esperti in nuove tecnologie e cittadinanza digitale europea, ricevono una formazione on line sulla metodologia proposta il giorno della maratona e su tematiche di Social Warning, così da poter procedere, secondo il modello di Design Thinking, con la formulazione di idee che possano migliorare la vita reale, loro e dei concittadini. Durante questo momento formativo, con l’aiuto di esempi molto pratici, si citano anche concetti legati al mondo dell’Intelligenza Artificiale (apprendimenti supervisionati), Blockchain (registri decentralizzati) ed IoT (Internet of Things), non con la pretesa di sviscerarli in profondità, ma almeno di suscitare nei ragazzi la curiosità di approfondire questi elementi che sempre più faranno parte della nostra vita, reale e digitale.
■ Opportunità e rischi dal mondo del web:
Come possiamo immaginare percorsi scolastici che sfruttino le potenzialità del web e dei social media per studenti e insegnanti, rendendoli però anche più consapevoli nella fruizione?
■ Overload informativo:
Come possiamo creare sistemi per riconoscere fake news, misinformation e navigare nell’informazione online (e non solo?)
■ Servizi e spazi innovativi per i giovani:
Come possiamo re-immaginare gli spazi scolastici in modo che siano più utili, più funzionali e più adatti ai bisogni degli studenti?
■ Inclusione sociale:
Come possiamo favorirla nelle scuole, anche utilizzando il digitale come strumento?
Questi sono alcuni dei macrotemi su cui i giovani cervelli lavoreranno, con un programma intenso che va dalla raccolta delle idee finalizzate al problem solving, fino alla premiazione finale.
Al termine dell’Hackathon, infatti, i partecipanti illustrano i risultati ottenuti (processo che per la sua somiglianza alla presentazione davanti agli investitori di un’idea di startup viene chiamato “pitch”) e, alla fine, una giuria professionale valuta i lavori premiando le idee più innovative e realizzabili, curandone anche un follow up verso potenziali sviluppi successivi.
Ricordiamo che per innovazione spesso non si intende inventare necessariamente ex-novo, bensì può anche significare spostare qualcosa che già esiste in un altro contesto! E, teniamo sempre bene in mente che la “digital transformation” che caratterizza il nostro tempo ha senso solo se produce valore per tutti: clienti, collaboratori ed ogni altro stakeholder. Tali concetti sono prettamente aziendali, ma ben si applicano anche alla dinamica che si seguirà con i giovani “apprendisti” in questa valida esperienza.
Ad affiancare il Polo Lionello Bonfanti nell’iniziativa ci sono altri importanti promotori: il Movimento Etico Digitale, con la sua specifica esperienza nell’educazione dei giovani al mondo digitale, ARTES (Associazione Toscana Ricerca e Studio), un’associazione che vuole contribuire all’aggiornamento e alla promozione dell’uomo nell’ambito dei rapporti tra cultura e lavoro, e l’incubatore d’impresa Ethic Solution, da sempre sensibile a temi di un’economia etica e sostenibile. Fondamentale anche il contributo di un Innovation Manager che proprio al Polo Lionello ha una delle sedi della propria azienda, Digital Change.
Numerosi ed altrettanto importanti sono i partner, pubblici e privati, che da subito hanno accolto il valore strategico di tale iniziativa per alimentare l’humus culturale e la forma mentis dei giovani del territorio. Hanno infatti aderito al progetto, attraverso patrocini, sponsorizzazioni tecniche, contributi a supporto dell’organizzazione i seguenti attori: BCC Valdarno, UNICOOP Firenze, Camera di Commercio, CNA Area Metropolitana di Firenze, i 4 Comuni delle scuole coinvolte, Figline e Incisa Valdarno, Montevarchi, Pontassieve, San Giovanni Valdarno e Regione Toscana ed altre aziende quali Ottica Bottacci, Sarda Formaggi, Smau GFI, Sforazzini, Pasticceria artigianale il Sorriso da Jago, D.F. srl, e Ala Pulizie
Per il Polo Lionello Bonfanti questo progetto di lancio si inserisce in un percorso più ampio, iniziato ormai da circa un anno, per avviare presso il centro imprenditoriale un vero e proprio “Hub di innovazione, digitale e sociale”, un luogo fisico e allo stesso tempo piattaforma digitale polifunzionale a servizio del territorio, che mira a ridurre il digital divide all’interno della comunità, che dialoghi con un pubblico giovane, con imprese e realtà associative del territorio e con ogni altra categoria sociale che possa beneficiare di formazione e servizi, difficili da reperire altrove, soprattutto in un’area periferica rispetto a centri cittadini.
L’a.d. della E. di C. SpA Società Benefit, Rebeca Gómez ricorda: «Qui al Polo abbiamo la sede dell’Economy of Communion International Incubating Network, ovvero la rete degli incubatori d’impresa dell’Economia di Comunione (EdC). Saltuariamente, abbiamo già fatto l’esperienza di accompagnare giovani aspiranti imprenditori attirati dai valori di un’economia civile, inclusiva e sostenibile. Ora, desideriamo farlo in maniera più continuativa, raccogliendo le esigenze delle aziende e dei più giovani, e fornendo risposte concrete, anche grazie alla collaborazione con enti pubblici e privati del territorio del Valdarno e di Firenze. Al Polo ci sono competenze, spazi idonei, strumenti. Ed uno specifico patrimonio culturale di grande valore. C’è la Scuola di Economia Civile, è la sede dell’esperienza di The Economy of Francesco che raccoglie giovani economisti, imprenditori e changemakers di tutto il mondo riuniti per ridare un’anima all’economia globale, portiamo avanti il progetto dell’Economia di Comunione, parliamo ai giovani di un’economia generativa e virtuosa, che non esclude e va oltre la dimensione del profitto. – conclude l’ad del Polo – Ora vogliamo renderli protagonisti, partendo da quelli del Valdarno fiorentino e aretino».
Allora…pronti, via! Declustering, Brainstorming, Superhero, Project Poster, Big Idea, Test e Speech…sono solo alcuni degli inglesismi che il 26 novembre scandiscono i tempi della giornata e si convertiranno in cose molto concrete (e più comprensibili per tutti), a beneficio degli studenti stessi, del personale scolastico e della società in generale!
Su questa pagina, vi aggiorneremo con tutti i dettagli della maratona, i risultati prodotti, la premiazione e le testimonianze post-evento, stay tuned! Con Patrocinio di:
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